Solo nel parco

                                       (l'autunno)

Due caldarroste, tanto per scaldarmi il cuore,
e quatto passi nel parco tra le aiuole.

Montagnette di foglie dai svariati colori,

tappezzano il cammino ai miei passi itineranti.
Le braci di mille sigarette accese,

sembrano lucciole tremolanti nell'oscurità.

Le panchine imperlate dalla bruma serale,

riflettono la luce fioca dei lampioni.

Ombre scure di coppiette, unite ancor di più dal primo freddo,
mi appaiono qua e là, come fantasmi,

facendo trasalir il mio cuore!

Ma l'aria fresca e penetrante riesce a sferzarmi ed a ravvivarmi
l'anima,

incoraggiandomi così nel traversar questo parco, già offerto alla
notte!

E laggiù in fondo, oltre il cancello, Milano è sempre là,
persa nel suo perenne frastuono, nella quotidiana confusione,
e nel forzato bagliore di infinte luci;

ma del resto, vitale e dinamica,

per potermi dire ancora una volta,

di non sentirmi un'uomo solo, ma sicuramente solo un'uomo,
insieme a milioni di altri.